Lucia,
vergine siracusana, fu una martire cristiana.
Come
tutti sanno, la santa si festeggia il 13 dicembre, ed è una delle
feste più attese dai bambini, perchè in quell'occasione ricevono
graditi doni. La sua vita, come tutte quelle dei santi, si ammanta di
leggenda. Secondo la tradizione, la sua morte va collocata nel 300
circa d.c. allorchè, promessa sposa, avrebbe rinunciato al
matrimonio per dedicarsi al Signore. Erano gli anni della
persecuzione cristiana ad opera di Diocleziano. Denunciata dal
fidanzato come cristiana, e non avendo voluto convertirsi, venne
condannata al lupanare, dove sarebbe stata costretta a prostituirsi.
La sentenza del Governatore Pascasio, però, risultò impossibile da
attuare. Il Signore, infatti, compì un miracolo e la fanciulla
diventò così pesante che né uomini né buoi riuscirono a smuoverla
di un passo. Condannata infine a morte, morì presumibilmente per
decapitazione.
L'episodio
di Lucia a cui vengono cavati gli occhi, così famoso tra il popolo,
si richiamerebbe a una tradizione molto più tarda, e pare legato al
fatto che il popolo la venera da sempre come protettrice della vista
(Lucia=Lux).
Santa
Lucia compare diverse volte nella letteratura, da quella più alta a
quella popolare. Ve ne propongo alcuni esempi. Come non iniziare da
Dante Alighieri, che pare fosse molto devoto alla santa dopo essere
guarito da una fastidiosa malattia agli occhi. Per lui Lucia
rappresenta la “Grazia illuminante” ed è strumento che permette
all'uomo di raggiungere la salvezza eterna. Nell'Inferno Canto II°
scende dall'Empireo, su intercessione di Maria, per avvertire
Beatrice del pericolo che corre Dante.
«Questa chiese Lucia in suo dimando
e disse: Or ha bisogno il tuo fedele
di te, ed io a te lo raccomando.
Lucia, nimica di ciascun crudele,
si mosse...»
In
altro passo, questa volta del Purgatorio, Canto IX°, Lucia raccoglie
Dante, assopito, e lo conduce alla porta del Purgatorio:
«Venne
una donna e disse: I' son Lucia
lasciatemi pigliar costui che dorme;
sì l'agevolerò per la sua via»
lasciatemi pigliar costui che dorme;
sì l'agevolerò per la sua via»
Infine
Dante la rivedrà anche nel XXXII° Canto del Paradiso, allorchè la
troverà seduta accanto ad Adamo.
E
contro al maggior padre di famiglia
siede Lucia, che mosse la tua donna,
quando chinavi, a ruinar, le ciglia»
siede Lucia, che mosse la tua donna,
quando chinavi, a ruinar, le ciglia»
Anche Federico Garcia Lorca parlò della santa nel poemetto “Santa Lucia e San Lazzaro”. Ne proponiamo alcuni versi:
Sulla
porta lessi questo cartello: locanda Santa Lucia.
Santa Lucia era una bella ragazza di Siracusa.
La pitturano con due bellissimi occhi di bue su un vassoio.
Sopportò il supplizio sotto il consolato di Pascasiano [...]
Dimostrò sulla pubblica piazza, di fronte alla sorpresa del popolo, che 1000 uomini e 50 paia di buoi non vincono la colombella sfavillante dello Spirito Santo. […] Nostro Signore, sicuramente, stava seduto con lo scettro della corona sulla sua cintura.
Santa Lucia era una bella ragazza di Siracusa.
La pitturano con due bellissimi occhi di bue su un vassoio.
Sopportò il supplizio sotto il consolato di Pascasiano [...]
Dimostrò sulla pubblica piazza, di fronte alla sorpresa del popolo, che 1000 uomini e 50 paia di buoi non vincono la colombella sfavillante dello Spirito Santo. […] Nostro Signore, sicuramente, stava seduto con lo scettro della corona sulla sua cintura.
Infine,
voglio concludere con una filastrocca semplice semplice, che si
ricollega al fatto che Santa Lucia, per i bambini, è anche la
dispensatrice di doni per eccellenza:
Filastrocca
di Santa Lucia
Zitti,
zitti fate piano
vien la Santa da lontano,
porta a tutti dolci e doni
soprattutto ai bimbi buoni.
Ma se un bimbo è cattivello,
oltre tutto un po’ monello,
nulla trova nel tinello.
Quindi bimbi birichini
diventate un po’ bravini,
e i cuoricini tutti spenti
con la Santa si fan contenti.
Grazie, grazie Santa Lucia,
il tuo incanto mi porti via.
vien la Santa da lontano,
porta a tutti dolci e doni
soprattutto ai bimbi buoni.
Ma se un bimbo è cattivello,
oltre tutto un po’ monello,
nulla trova nel tinello.
Quindi bimbi birichini
diventate un po’ bravini,
e i cuoricini tutti spenti
con la Santa si fan contenti.
Grazie, grazie Santa Lucia,
il tuo incanto mi porti via.
Bravo Massimo per aver scritto questo questo articolo molto interessante, in cui si evidenziano alcuni dei tante richiami alla figura di S. Lucia nella letteratura. Aggiungo che, dalla Sicilia il culto della Santa si estese a tutta l'Europa e molti scrittori hanno descritto episodi e passi nei loro romanzi o racconti. Anche Manzoni scelse il nome Lucia per una delle protagoniste dei Promessi Sposi, assegnandole il compito di "portatrice di luce", per la conversione dell'Innominato. Santa Lucia è anche protettrice di Venezia, di Bergamo e della Svezia. Nella cultura del Nord Europa il culto di Santa Lucia è ancora molto vivo e coincide con l'inizio delle festività natalizie. La scrittrice Selma Lagerlof prima donna a vincere il Nobel nel 1909 per la letteratura, nel suo libro di racconti dal titolo La notte di Natale edito in Italia da Iperborea, racconta la storia di Santa Lucia e di cosa significa per tutti gli svedesi in particolare i bambini.
RispondiEliminaGrazie per questa nota di studio sulla figura di Santa Lucia
Buone feste
Francesco
Grazie mille Francesco per gli interessanti approfondimenti. Molte cose che aggiungi non le conoscevo, ma testimoniano la profonda diffusione del culto di questa Santa.
EliminaTanti auguri di Buon Natale e felici festività anche a te e ai tuoi cari.