venerdì 30 dicembre 2016

“La gentilezza” di Polly Samson, un romanzo che ha il respiro di un classico




Julian è uno studente di talento della facoltà di Inglese, con un futuro assicurato in ambito accademico. Julia è sposata, ma il suo matrimonio è in crisi, ormai da tempo. 
Il loro incontro segna l'inizio di una grande storia d'amore e la loro vita a Londra è felice, nonostante la differenza di età. La nascita di una figlia sembra il coronamento di un legame forte, e anche il nome scelto, Mira Eliana, pare un ottimo presagio: “Mira per il miracolo e la meraviglia della sua nascita (dal latino mirus, sorprendente). Il secondo nome gli era stato comunicato inaspettatamente da Julia il giorno in cui l'avevano registrata presso la Hornsey Town Hall. Eliana. Secondo il libro dei nomi aveva origini ebraiche con il significato di “data da Dio”, oppure greche con riferimento al sole”. La grave malattia della figlia, però, rappresenterà una sorta di spartiacque nella vita di Julian, e anche il sogno di riconquistare Firdaws, la sua adorata casa d'infanzia, rischierà di perdere senso.
Questi, in sintesi, alcuni elementi che caratterizzano la trama del pregevole libro di Polly Samson, “La Gentilezza”, recentemente pubblicato da Unorosso, marchio editoriale di Parallelo45 Edizioni. Polly Samson, londinese, è piuttosto nota al grande pubblico per essere la compagna di David Gilmour dei Pink Floyd, e per essere autrice dei testi di molte delle loro canzoni, in particolare degli album “The Division Bell” e “The Endless River”. Come scrittrice, ha esordito con la raccolta di racconti “Lying in bed”, proseguendo con il romanzo “Out of the picture”.
“La Gentilezza” (The Kindness) è il suo secondo romanzo, ed è un'opera ricca di risvolti e di sfaccettature. E' difficile persino assegnarla ad un genere preciso, visto che parlare di “romanzo rosa” sarebbe quantomeno limitativo per un testo così ricco di riferimenti culturali e letterari, che cita Milton, Yeats o i pittori pre-raffaeliti.
Analogamente, colpisce la perizia descrittiva di un'autrice che sa soffermarsi tanto sui profumi e sui colori della campagna inglese, quanto sui corridoi o i saloni di un ospedale, senza perdere la propria efficacia.
I personaggi, poi, sono molto ben delineati dal punto di vista psicologico, e denotano una profonda conoscenza dell'animo umano e di certe dinamiche che regolano i rapporti affettivi. Julian, Julia, Katie, Karl, presentano tutti, inoltre, aspetti misteriosi e risultano difficili da inquadrare in poche parole.
E' la complessità dell'essere umano, quella che emerge, e rende questo romanzo molto realistico. I tradimenti, le mezze verità, i desideri inespressi, i segreti di ogni personaggio sono trasfusi nelle pagine con la sapienza tipica di chi sa narrare.
Un libro a tratti difficile da seguire, in un continuo salto tra passato e presente, che richiede continua concentrazione e attenzione, ma è come una boccata d'ossigeno per chi ama leggere, perchè ha il respiro di certi grandi classici del passato.

Forse non è proprio l'ideale per chi è abituato a certi narratori di oggi, dallo stile semplice e lineare, ma è senza dubbio un testo di alto livello, con una qualità narrativa superiore alla media, ed è scritto molto bene. L'ottima traduzione di Daniela Di Falco conserva l'eleganza e la forza di quest'opera.

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