mercoledì 8 giugno 2016

Curiosità letterarie: le barzellette di Leonardo da Vinci




Del famoso Leonardo, nato a Vinci nel 1452, si è scritto tanto. La grandiosità della sua figura, che è quella di un genio universale, non ha bisogno di essere richiamata qui. Pochi però sanno che, oltre a dipingere capolavori come la Gioconda e a progettare strumenti innovativi e stupefacenti per la sua epoca, Leonardo scrisse anche un libro di Facezie. Come dire, anche i grandi sanno quando è il momento di scherzare!
A distanza di secoli, sono ancora piuttosto gradevoli e, se proprio non strappano una sonora risata, spesso fanno sorridere. Ve ne proponiamo alcune. Buona lettura e fateci sapere cosa ne pensate lasciando un commento!





Sendo uno infermo in articulo di morte esso sentì battere la porta e domandato uno de' sua servi chi era che batteva l'uscio, esso servo rispose essere una che si chiamava Madonna Bona. Allora l'infermo, alzato le braccia al cielo, ringraziò Dio con alta voce, poi disse ai servi che lasciassino venire presto questa, acciò che potessi vedere una donna bona innanzi che esso morissi, imperocché in sua vita ma' ne vide nessuna.

Uno disse che in suo paese nasceva le più strane cose del mondo. L'altro rispose: « Tu che vi se' nato, confermi ciò esser vero, per la stranezza della tua brutta presenza ».

Fu detto a uno che si levasse dal letto perché già era levato il sole, e lui rispose: « Se io avessi a fare tanto viaggio e faccende quanto lui, ancora io sarei già levato, e però, avendo a fare sì poco cammino, ancora non mi vo' levare ».


Fu dimandato un pittore, perché facendo lui le figure sì belle, che eran cose morte, per che causa avessi fatto i figlioli sì brutti. Allora il pittore rispose che le pitture le fece di dì e i figlioli di notte.

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