Anche il cinema ha contribuito a fissare
nell'immaginario collettivo il fascino maledetto di una città,
Genova, che della Liguria è il capoluogo. Pensate a “Italia a mano
armata” o “La polizia incrimina, la legge assolve”, famosi polizieschi anni '70.
La
Liguria è anche una regione dove fioriscono innumerevoli storie e
leggende, legate a vampiri, streghe, fantasmi, ai personaggi del
mondo delle tenebre: si pensi al libro “Liguria Misteriosa” di
Valerio Lonzi (Roma, Castelvecchi, 2010).
Non
deve stupire più di tanto, quindi, un'antologia come "Nero Liguria" (a cura di Daniele Cambiaso, Perrone editore),
che si colloca nella scia di una tradizione che risale addirittura al
romanzo d'appendice o Feuilleton ottocentesco “I misteri di
Genova”, che si inspirava al ben più famoso “I misteri di
Parigi” di Eugene Sue.
“Nero
Liguria” è un'antologia che contiene 20 racconti, scritti da 23
diversi autori, che possono essere ascritti al genere Nero (la
cronaca nera dei giornali) o al genere giallo o poliziesco. Sono
presenti tuttavia contaminazioni di genere, e si riscontrano racconti
di genere horror (basti pensare al racconto “Il vampiro di Triora”)
o di fantascienza.
Un libro gradevole, che piacerà soprattutto gli appassionati del genere, ma che andava presentato, perchè forse non ha avuto il successo che meritava.
Massimo Beccarelli
In effetti, Genova è una città teatrale anche nella forma, dispiegata sul mare a nascondere "i bricchi". Ed è infatti ricca di compagnie teatrali e di storia: è più antica di Roma. Io vi ho ambientato il romanzo noir "L'Albergo del Ragno" (Arduino Sacco Editore), storia di intrighi e di sottile orrore, storia di brava gente e di assassini. Come mi hanno detto però, persino i delinquenti hanno una loro integrità e sono capaci di fedeltà a sé stessi e agli amici. Era la stressa cosa nel primo nor, "Povera Piccola". Forse perché non riesco a concepire che si possa non avere un senso etico, per quanto deviato, a fare da "Lanterna" nella propria vita.
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