lunedì 15 settembre 2014

"Nero Liguria" - Un'antologia tra giallo e "Nero"



Spesso ci capita di pensare, con una certa superficialità, alla Liguria come alla terra delle vacanze, del mare, del riposo estivo, della luce. Chi la conosce meglio, sa invece che la Liguria ha un'anima fatta di luce e ombra. Lo scrittore savonese Daniele Genova ha colto bene questi aspetti contrastanti della terra ligure: “Non è possibile raccontare la terra di Liguria, se non così: a colpi di luce, giochi d'ombra, rapidi tocchi di pennello”. E l'ombra è rappresentata, tanto per fare un esempio, dai tanti fatti di cronaca nera che l'hanno vista protagonista. Basti pensare al serial killer Donato Bilancia, solo per citare il nome più noto, o alle vittime degli anni di piombo (Guido Rossa; i morti di via Fracchia). Senza dimenticare i casi ancora irrisolti, come quello di Nada Cella. Non è un caso, inoltre, che il cantautore più famoso di questa terra, Fabrizio De Andrè, sia il cantore per eccellenza dell'umanità diversa e “deviata”... 
Anche il cinema ha contribuito a fissare nell'immaginario collettivo il fascino maledetto di una città, Genova, che della Liguria è il capoluogo. Pensate a “Italia a mano armata” o “La polizia incrimina, la legge assolve”, famosi polizieschi anni '70.
La Liguria è anche una regione dove fioriscono innumerevoli storie e leggende, legate a vampiri, streghe, fantasmi, ai personaggi del mondo delle tenebre: si pensi al libro “Liguria Misteriosa” di Valerio Lonzi (Roma, Castelvecchi, 2010).
Non deve stupire più di tanto, quindi, un'antologia come "Nero Liguria" (a cura di Daniele Cambiaso,  Perrone editore), che si colloca nella scia di una tradizione che risale addirittura al romanzo d'appendice o Feuilleton ottocentesco “I misteri di Genova”, che si inspirava al ben più famoso “I misteri di Parigi” di Eugene Sue.
“Nero Liguria” è un'antologia che contiene 20 racconti, scritti da 23 diversi autori, che possono essere ascritti al genere Nero (la cronaca nera dei giornali) o al genere giallo o poliziesco. Sono presenti tuttavia contaminazioni di genere, e si riscontrano racconti di genere horror (basti pensare al racconto “Il vampiro di Triora”) o di fantascienza. 
Un libro gradevole, che piacerà soprattutto gli appassionati del genere, ma che andava presentato, perchè forse non ha avuto il successo che meritava.

                              Massimo Beccarelli

1 commento:

  1. In effetti, Genova è una città teatrale anche nella forma, dispiegata sul mare a nascondere "i bricchi". Ed è infatti ricca di compagnie teatrali e di storia: è più antica di Roma. Io vi ho ambientato il romanzo noir "L'Albergo del Ragno" (Arduino Sacco Editore), storia di intrighi e di sottile orrore, storia di brava gente e di assassini. Come mi hanno detto però, persino i delinquenti hanno una loro integrità e sono capaci di fedeltà a sé stessi e agli amici. Era la stressa cosa nel primo nor, "Povera Piccola". Forse perché non riesco a concepire che si possa non avere un senso etico, per quanto deviato, a fare da "Lanterna" nella propria vita.

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