giovedì 12 giugno 2014

#iversicheamo: Le poesie di Rita Santini


Rita Santini, borgotarese, ha recentemente ottenuto il terzo premio al 35° Concorso di poesia organizzato dalla parrocchia di San Bernardo degli Usberti di Parma. Il numero rilevante di partecipanti, oltre 150, ha reso ancora più gradito il risultato. E' la quinta volta, in altrettante partecipazioni, che la poetessa si qualifica nei primi posti a questa importante manifestazione, conseguendo medaglie, coppe e targhe.
Una passione per la poesia, la sua, e per la scrittura in genere, che si è manifestata con forza negli ultimi anni, dopo aver partecipato, con una poesia dedicata al padre scomparso, ad un concorso indetto dal sindacato Cisl, che la volle premiare pubblicandola sul proprio periodico. Da quel giorno, ha pubblicato poesie su giornali e periodici locali, come “L'Araldo della Madonna di San Marco”, il “Lunariu Burg'zan” e in particolare, da molti anni, collabora con costanza, con la “Voce del Taro”, per cui ha scritto anche molti racconti. Ha partecipato inoltre a mostre di poesia, come il “Natale ritrovato” del Seminario di Bedonia, e le sue poesie sono state pubblicate ogni anno sul libro dei partecipanti. Molti, inoltre, sono gli attestati di partecipazione ricevuti anche da periodici e concorsi di altre regioni d'Italia. In particolare si ricorda la pergamena ottenuta partecipando ad un concorso indetto dal giornale “Lo Scoglio” di Roccaporena di Cascia.Un “lavoro” letterario svolto con dedizione e passione, in modo totalmente amatoriale e disinteressato.


Vorrei donarti un fiore


Vorrei donarti un fiore
Per rallegrare i tuoi giorni,
Ne sono passati tanti,
Scorrevano lenti,
Sembrava fermo l’orologio,
Al moto cadenzato
Dei motori in fabbrica.

Oppure nei campi
Mentre il sole bruciava la pelle
I vecchi buoi stanchi
Tiravano l’erpice
E tu con forza incitavi il loro incedere.

Vorrei donarti un fiore
In ricordo di mio padre
In attesa della pensione
Desiderata e prevista,
Però mai arrivata,
Prima della fine dei suoi giorni.

Il suo procedere lento
Nella sacrosanta quotidiana fatica,
Il bianco capo curvo sul duro lavoro,
Sempre sereno in un viso roseo
Temprato dal caldo e dal freddo.

E per tutti una parola e la sua bontà,
Col suo dolce tenero sorriso.

Vorrei donarti un fiore,
Perché il bene che è nel mondo
È anche merito vostro.
Cari pensionati
Se alla meta siete giunti
La pensione ve la siete meritata.



Rita Santini





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