Il castello di Borgotaro si ergeva maestoso a fianco della chiesa parrocchiale di Sant'Antonino, all'angolo della cinta muraria che difendeva il paese, di cui era parte integrante. Non sappiamo quale fosse la sua struttura originaria, e non si conosce la data precisa della sua costruzione, ma si può farla risalire, con buona approssimazione, al XIII° secolo. Certo è che il castello subì importanti e decisive modifiche nel corso del XV° secolo.
Nel
1429 il paese di Borgotaro passò sotto il controllo di Niccolò
Piccinino, famoso Capitano di ventura, a cui si deve, secondo alcuni
storici, anche l'ampliamento e il rafforzamento del castello.
Successivamente, alla fine del secolo, Obietto Fieschi ne ordinò la
ricostruzione, affidandola al maestro comacino Martino da Lugano.
A
pianta quadrangolare, il fortilizio aveva una struttura
particolarmente massiccia e si trovava in posizione sopraelevata,
idonea ad essere difesa. Una sua caratteristica peculiare era quella
di essere collocato all'interno delle mura, cosa piuttosto rara.
Nel
corso dei secoli subì diverse modifiche e ricostruzioni. Durante il
XVI° secolo, ad esempio, prima della dominazione dei Landi,
Borgotaro “era cinto di assai belle muraglie, con rivellino e
fossa, ed aveva numero di torri attorno in modo che per battaglia...
non aveva da temere un mediocre esercito ed avrebbe rovesciato per
molti giorni ogni impeto”. Il nuovo Principe, Agostino Landi,
salito al potere nel 1551, ordinò l'abbattimento delle mura. É
molto probabile che, in quell'occasione, lo stesso castello venisse
danneggiato. Ulteriori pesanti danni, nel secolo successivo, furono
provocati dalle piene del Taro, che allora scorreva molto più a
monte, a ridosso del terrapieno su cui sorgeva il castello.
Nel
corso della sua lunga e gloriosa storia, questo edificio non ebbe
solo la funzione di fortezza, ma fu utilizzato anche come palazzo del
Governatore, come prigione e come sede del Municipio. Nei primi
decenni del '900, però, il suo ruolo e la sua funzione furono messi
seriamente in discussione.
Il plastico del castello donato da Berto Pinazzi alle Medie di Borgotaro |
Lo scoppio della guerra li interruppe,
lasciando il castello demolito solo in parte, ma comunque
inabitabile.
Solo
nel 1958, dopo che l'Amministrazione Comunale aveva donato edificio e
area all'Ente “Casa del Fanciullo” per l'erezione del nuovo
asilo, iniziarono i lavori per la completa demolizione.
Oggi,
dell'antica fortezza di Borgotaro, rimane solo il torrione mozzo
situato nei pressi della Chiesa parrocchiale.
Massimo
Beccarelli
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